Nel Modello Bio-Psico-Sociale la Mente e le Emozioni, insieme al contesto esistenziale in cui viviamo, giocano un ruolo primario nello sviluppo dei disturbi, siano essi di tipo comportamentale/affettivo sia di tipo psicosomatico. Mente e Corpo però lavorano nell'inconscio in simbiosi per cercare di risolvere i problemi che affliggono la persona. E' perciò indispensabile che entrambi, Mente & Corpo, siano inseriti congiuntamente nel lavoro di sostegno. Utilizzando il meglio delle tecniche psicologiche, integrate con modalità e protocolli psicorporei, è possibile indirizzare un largo spettro di disturbi, accorciando notevolmente i tempi di recupero. Non è possibile stilare una lista completa ma si può affermare che qualsiasi disturbo ha una componente affettivo/emotiva e, ad eccezione di disturbi degenerativi di grave patologia, è quindi possibile intervenire per recuperare l'equilibrio psico-fisico della persona. Alcuni fra i disturbi più comuni indirizzabili:
- Disturbi dell'umore (depressione, distimia, ciclotimia, alternanza bipolare, ...)
- Disturbi d'ansia (Ansia, attacchi di panico, disturbo post traumatico, ...)
- Disturbi del comportamento (del Singolo e della Coppia, delle relazioni familiari)
- Disturbi del comportamento alimentare (fame nervosa, anoressia, bulimia, ...)
- Disfunzioni sessuali di origine psicogena (disfunzione erettile, anorgasmia, infertilità, endometriosi, ...)
- Disturbi psicosomatici (eritemi, psoriasi, orticaria, reflusso esofageo, mal di testa, mal di schiena, problematiche intestinali, disturbi gastro-enterici, disturbi del ciclo mestruale, contratture muscolari croniche, ....)
- Disturbi dell'apprendimento e dell'attenzione
- In generale tutti i disturbi a cui è possibile associare ferite emotive/esistenziali e/o cambiamenti mal sopportati.
E’ necessario ricordare che il lavoro dello psicologo non indirizza solo i disturbi psicoemotivi, i comportamenti disfunzionali o le psicopatologie ma è ancor più importante in tutti quei casi in cui le persone hanno vissuto "ferite" emotive o stanno attraversando momenti di vita particolarmente disagevoli (i cosiddetti "svincoli o snodi esistenziali") in cui non sembrano disporre delle risorse necessarie per affrontare e superare le relative criticità. Un sostegno psicologico può facilitare l'uscita da tali situazioni in maniera resiliente, ovvero imparando a sfruttare al meglio le risorse personali senza soccombere agli eventi di vita. Il sostegno psicologico ricevuto produrrà inoltre un aumento della consapevolezza di come la persona stessa non sia l'unica a vivere il momento di disagio, fornendo gli strumenti emotivi e cognitivi per gestire le relazioni con il proprio contesto socio-affettivo-relazionale. L'adolescente che sperimenta un momento di crisi ha intorno a sè il proprio contesto parentale che vive analoghi sentimenti; così come se uno dei due partner ha ripensamenti sul rapporto che sta vivendo potrà riflettere il proprio disagio anche nell'ambiente di lavoro o con i propri figli, creando un effetto domino difficilmente controllabile. Noi tutti siamo immersi sì in noi stessi ma sempre parte di un sistema bio-psico-sociale complesso e aperto alle continue interazioni e interferenze.
Dal Codice Dentologico degli Psicologi Italiani
"Articolo 3
Lo psicologo considera suo dovere accrescere le conoscenze sul comportamento umano ed utilizzarle per promuovere il benessere psicologico dell’individuo, del gruppo e della comunità. In ogni ambito professionale opera per migliorare la capacità delle persone di comprendere se stessi e gli altri e di comportarsi in maniera consapevole, congrua ed efficace. Lo psicologo è consapevole della responsabilità sociale derivante dal fatto che, nell’esercizio professionale, può intervenire significativamente nella vita degli altri; pertanto deve prestare particolare attenzione ai fattori personali, sociali, organizzativi, finanziari e politici, al fine di evitare l’uso non appropriato della sua influenza, e non utilizza indebitamente la fiducia e le eventuali situazioni di dipendenza dei committenti e degli utenti destinatari della sua prestazione professionale. Lo psicologo è responsabile dei propri atti professionali e delle loro prevedibili dirette conseguenze."
Dalla Legge 56/89 - Definizione della professione di psicologo.
"Art. 1. La professione di psicologo comprende l'uso degli strumenti conoscitivi e di intervento per la prevenzione, la diagnosi, le attività di abilitazione-riabilitazione e di sostegno in ambito psicologico rivolte alla persona, al gruppo, agli organismi sociali e alle comunità. Comprende altresì le attività di sperimentazione, ricerca e didattica in tale ambito."
Definizione: Consulenza psicologica breve, consulenza focale, sostegno psicologico.
"Il Cnop ribadisce ancora una volta la posizione espressa e deliberata dal Consiglio Nazionale sul counseling. La nota di UNI, a seguito dell’inchiesta pubblica sulla normazione dell’attività dei counselor, evidenzia in maniera palese la sovrapposizione di queste attività con quelle della professione di Psicologo..."
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Ragione sociale:
Dottor Romeo Barbieri
Via Pegoraro, 13 - 21013 Gallarate (Va)
Tel. 0331-784125
p.iva n. 00361698889
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